L’inizio e la fine di qualsiasi valutazione di economia è la risposta questa domanda. “La teoria economica regge? Descrive e prevede l’agire socio-economico con sufficiente precisione?”
La risposta dovrebbe essere un faccenda esclusivamente matematico-statistica, e invece ho scoperto che una grande quantità di economisti vanta anche una base filosofica, con mia grande sorpresa . Escludiamo pure Adam Smith che con la sua “sulla ricchezza delle nazioni” si trova proprio all’inizio, eliminiamo anche Karl Marx la cui teoria socio economica fa acqua da tutte le parti. Ma come giustificare la presenza della filosofia tra economisti come von Hayek o J.K. Galbright e molti altri?
La seconda domanda che regge una teoria economica è legata alla prima“ Cetera paribus o no?” Ossia “La modificazione del comportamento economico (della curva che lo descrive) produce o no una modificazione degli altri elementi su cui si regge?”1
Molti premi Nobel sono legati alla risposta a queste domande e molti altri lo saranno.
Da dove nasce la scienza economica?
Sapere quale è la sorgente della scienza economica ci consente di identificare gli elementi che rispondono a queste due domande. Ogni risposta è sempre e già presente nel reale storico, come lo è la realtà economica.
La sapienza è sintesi poderosa perché radice dello sviluppo
L’economia ha leggi proprie, descritte nei manuali di economia che conosciamo. Da cosa nasce un manuale di economia? Certamente non si è fatto da sé, riassume le descrizioni di quei comportamenti socio-economici che si sono dimostrati valide o parzialmente valide nel tempo, tanto da generare una certa capacità di previsione ed assumere il valore di legge.
All’interno di un manuale di economia troviamo le leggi che regolano lo sviluppo di ogni azienda ( microeconomia) e dell’economia nel suo complesso (macroeconomia), compreso lo sviluppo dell’intera immensa Toyota.
Oggi non ci interessiamo dell’impresa di automobili ma del mondo economico “Toyota”, ossia di quel particolare modello di sviluppo noto come “Toyota Way” esportato in ogni parte del mondo e parte tanto della micro quanto della macro economia.
Ci interessiamo di questo modello economico perché tutto lo sviluppo contenuto nel Toyota Way non è altro che un commento allo sviluppo descritto ne “Lo Spirito Toyota”2 .
A sua volta “ Lo Spirito Toyota” non è altro che lo sviluppo di un unico criterio “just in time” pronunciato da Kiichiro Toyoda presidente della Toyota a cui dobbiamo infinita riconoscenza.
Da dove parte dunque la (micro) economia? Dal criterio di sviluppo. Ce lo ha mostrato il fondatore di un’azienda serissima e credibile: il criterio di sviluppo ha dato origine ad un modello che si è diffuso con successo in tutto il mondo.
Oggi utilizziamo questa informazione dello strettissimo collegamento tra criterio di sviluppo e teoria economica perché ci aiuta a comprendere l’immensa proprietà di sintesi della sapienza propria ad un criterio di sviluppo. Nel nostro caso un unico criterio contiene al suo interno le leggi economiche, il Toyota Way, e lo Spirito Toyota.
La semplicità del “calcolo sapienziale”.
La domanda che segue ci aiuta a individuare i fondamenti della teoria economica.
Per confrontare la validità di una teoria“è proprio necessario passare dal criterio di sviluppo “just in time” alla sua realizzazione particolare (automobili), alla sua esplicitazione globale (qualsiasi tipo di impresa) ed infine alla teorizzazione (macro) economica” ?
Per la relazione univoca tra sapienza utilizzata (Just in time) e risultato ottenuto, ci è concesso di rispondere che possiamo dare un giudizio attraverso quello che possiamo chiamare “calcolo sapienziale” e che per ora resta una cosa misteriosa. Ciò che abbiamo capito sino ad ora è che questo “calcolo” si situa all’inizio, riguarda la valutazione delle cause qualitative (la sapienza propria ai criteri di sviluppo che ha causato tutto) e solo dopo gli effetti (la misurazione degli effetti di uno studio economico).
Il calcolo sapienziale è il confronto scientifico tra criteri di sviluppo diversi
“La teoria economica regge? Cetera paribus o no?” Grazie alla relazione biunivoca tra le leggi economiche e il criterio di sviluppo fondante ( Just in time) possiamo confrontare tra loro economie diverse perché fondate su criteri diversi. È ciò che ha fatto Kiichiro Toyoda: considerare il criterio di sviluppo3 (=concetto) e non i singoli risultati, o le macchine necessarie, o la capacità della manodopera, o il marketing, … .
Occorre anche rilevare come si sia ridotta l’entità dello sforzo complessivo necessario al confronto utilizzando i criteri invece che i risultati: in compenso per confrontare criteri di sviluppo diversi in modo scientifico ed oggettivo occorre utilizzare la metafisica realistico integrale.
Il criterio di sviluppo è la legge costruttiva, il confronto produce perciò leggi costruttive enuclendole dal reale
Il confronto tra due criteri di sviluppo si svolge tra criteri di sviluppo tanto da poter porre il confronto tra essi prima delle recenti crisi, siamo infatti prima del 1978.
« Quale impostazione è migliore, il sistema Ford o quello Toyota? Dal momento che ognuno è sottoposto continuamente a innovazioni e miglioramenti non si può trarre una rapida e definitiva conclusione, anche se io sono profondamente convinto che, come metodo produttivo, quello del sistema Toyota sia più adatto ai periodi in cui la crescita è lenta.»4
La crisi del 2006 ha dimostrato la bontà di quanto affermato da Taichi Ohno. Ed oggi, quale altra previsione possiamo fare? Di fronte alla crisi del surriscaldamento planetario in Europa ci aspetta una crescita lenta, in cui è di vitale importanza scoprire l’efficienza contenuta nel processo costruttivo come nel Toyota Way.
« Supponiamo che una linea produttiva abbia io operai e produca 100 pezzi al giorno. Questo significa che la capacità della linea è di 100 pezzi al giorno e che la produttività individuale è di 10 pezzi al giorno. Osservando la linea e gli operai più nel dettaglio, individuiamo momenti di sovrapproduzione, tempi morti, azioni e movimenti non necessari che dipendono da cause fisiologiche. Supponiamo di correggere la situazione e di ridurre la manodopera di 2 unità mantenendo ferma la quantità di 100 pezzi prodotti al giorno. Se 8 operai possono produrre 100 pezzi al giorno, significa che senza ridurre la manodopera (cioè con i precedenti 10 operai) possiamo produrre 125 pezzi al giorno migliorando così l’efficienza. Questo significa che, in effetti, la capacità di produrre 125 pezzi al giorno esisteva già precedentemente, ma si perdeva nei tempi morti e nelle disfunzioni dei movimenti inutili.»5
È tanto importante prendere atto di questo “principio di esplicitazione” ( esisteva già precedentemente) . Questo principio dell’“efficienza già contenuta” citata da Ohno è conosciuta nella metafisica realistico integrale con il nome di economicità metafisica6 ed è una delle sue quattro dimensioni fondamentali.
Nel 2006 e nel ‘737 Toyota è uscita rapidamente dalla crisi e questo fatto ci consente di affermare che tanto la metafisica realistico integrale, quanto l’approccio microeconomico per “criteri di sviluppo”, come quello del toyotismo hanno avuto un ulteriore conferma .
Leggi costruttive a valore assoluto per l’umanità
La teoria economica regge? Cetera paribus o no?
La risposta a queste due domande passa attraverso la risposta a quest’altra domanda:
“Perché il Just in time scoperto da Kiichiro Toyoda funziona?”
La risposta è semplice e ci viene fornita dallo stesso Taichi Ohno, forse in modo inconscio ma per questo non meno vero, a pag 67 de “Lo spirito Toyota”.
« Un’organizzazione industriale è come un corpo umano. »8
Questa affermazione corrisponde esattamente a quanto rilevato dal prof d. Tommaso Demaria circa la natura dell’impresa industriale
«L’ovvietà dell’esempio consiste nel fatto che l’azienda industriale rappresenta un organismo dinamico che si vede ad occhio nudo, sempreché la visione di essa sia una visione «intelligente» anche a livello di puro dato di esperienza. Si tratta però di un dato di esperienza che non riguarda solo (e neppure principalmente) l’azienda industriale, ma investe l’intera realtà dinamica nella quale oggi ci troviamo immersi nel modo più intimo e brutale, perché ci coinvolge e ci penetra.» 9
T. Ohno si limita ad osservare come nell’azienda ogni concetto si riunifichi attorno al criterio di sviluppo organico-dinamico10.11
Grazie al suo superiore strumento scientifico T. Demaria può andare oltre: Demaria, infatti, arriva ad osservare come il criterio organico riguardi l’intera umanità
«Si tratta però di un dato di esperienza che non riguarda solo (e neppure principalmente) l’azienda industriale, ma investe l’intera realtà dinamica nella quale oggi ci troviamo immersi nel modo più intimo e brutale, perché ci coinvolge e ci penetra.» 12
Grazie a queste osservazioni13 sulla coincidenza tra la natura organico-dinamica della azienda e quella della società, possiamo affermare in aggiunta che il criterio di sviluppo “Just in time” ha valore universale e lo ha perché è collegato al carattere di organismo dinamico della realtà nella quale siamo immersi che ci precede, ci coinvolge e ci penetra: la realtà storica come organismo dinamico che per ora non conosciamo e che perciò ci limitiamo ad affermare non corrispondere all’organismo fisico. Questa unità tra razionalità di sviluppo aziendale ed universale ci dice che il criterio di sviluppo unifica macro e micro economia.
È un fatto che prima di qualsiasi affermazione e attività viene la costruzione della vita presente nella realtà storica con il nome di organismo-dinamico: a partire da questa costruzione incessante e necessaria si può enucleare il criterio di sviluppo “ just in time con la vita” e i suoi derivati come “customer life satisfaction”.
Per questo motivo “just in time” esplicitato da Kiichiro Toyoda è presente da sempre e questi criteri economici sono irrinunciabili.
Prima Conclusione
Due erano le domande iniziali: “La teoria economica si regge (nel lungo periodo)? Cetera paribus o no?” Dal punto di vista dei criteri di sviluppo, la teoria economica di Kiichiro Toyoda si regge e in qualche modo reggerà sempre perché è un costituente dell’organismo dinamico in cui viviamo. Essa ha come fine quello di produrre la sussistenza di “cetera paribus”, ossia delle stesse condizioni che la fanno esistere. Per quel che riguarda il calcolo sapienziale
- il “calcolo” confronta le realtà PRIMA che esse vengano incarnate fisicamente con grande fatica e dispendio di energia
- il “calcolo” è stato necessario a Kiichiro Toyoda per concepire la razionalità “just in time”.
- il “calcolo” è stato necessario a Taichi Ohno per concretizzare il criterio di sviluppo“just in time”.
- il “calcolo” si può operare in modo scientifico-oggettivo attraverso la metafisica realistico integrale e produce come risultato i criteri di sviluppo dai quali è composto e da applicare alle singole realtà fenomeniche
- il “calcolo” si esegue attraverso i trascendentali dinamici. Ma questo approfondimento verrà spiegato in seguito.
1Molti economisti sono assolutamente incapaci di prevedere questi fattori. L’imbarazzo è visibile, ad esempio: (EN)« In the long run we are all dead. »(IT)« Nel lungo periodo siamo tutti morti. » (John Maynard Keynes, risposta a coloro che criticavano l’applicabilità dei suoi modelli al lungo periodo.[6]) https://it.wikipedia.org/wiki/John_Maynard_Keynes
2Toyota Production System, Taichi Ohno 1978, Giulio Einaudi, Torino 1993 e 2004
3« Io fui profondamente impressionato dalle sue parole quando Kiichiro pronunciò la fatidica espressione «just in time». Mi sono chiesto un’infinità di volte come fosse arrivato a quest’idea e naturalmente non potevo saperlo perché non potevo chiederglielo direttamente. Ma è evidente che egli pensava intensamente a come superare il sistema di produzione automobilistica usato negli Stati Uniti.» Taichi Ohno,Lo spirito Toyota, Einaudi 1993, Due personaggi fuori dal comune., § Capitolo quarto, La Genesi del sistema di produzione Toyota n°/p. 112 .
4Taichi Ohno,Lo spirito Toyota,Einaudi 1993, Piccole quantità e cambio rapido di produzione., § Capitolo quinto, La verità sul sistema fordista n°/p. 135.
5Taichi Ohno,Lo spirito Toyota,Einaudi 1993, Analizzare a fondo gli sprechi., § Capitolo secondo, L‘evoluzione del sistema di produzione Toyota n°/p. 30.
6«Come risulta tale funzione?… Essa si può riassumere nelle quattro parole seguenti: produttività, costruttività, economicità, e organicità: da intendersi non già in senso imprenditorïale o amministrativo, ma in senso squisitamente metafisico. Si tratterà pertanto di una produttività ontica,di una costruttiva metafisica (e non solo fenomenica),di una economicità come espressione di dinamicità essenziale,e di una organicità come funzione attualizzante l’ente dinamico umano stesso,in organismo dinamico.» Tommaso Demaria,2 METAFISICA DELLA REALTA’ STORICA,Costruire Bologna 1975, VI La scelta teologica come scelta metafisica, § 7 – Qualifica metafisica della forma dinamica viva n°/p. 243.
«Quella della economicità, che così intesa,diventa la più razionale espressione della dinamicità essenziale alla forma e all’ente dinamico, rappresenta un impegno e una responsabilità delicatissimi, possibili ad assolversi alla sola condizione di penetrare e possedere una sufficiente conoscenza metafisica realistico-dinamica delle cose direttamente interessate sì da coglierne la dialettica, adeguandola di continuo alla dialettica costruttiva del tutto,che coincide in ultima istanza con l’EDUC.» Tommaso Demaria,2 METAFISICA DELLA REALTA’ STORICA,Costruire Bologna 1975, VI La scelta teologica come scelta metafisica, § 7 – Qualifica metafisica della forma dinamica viva n°/p. 243.
7«La crisi petrolifera e la conseguente recessione, che hanno interessato l’occidente a partire dagli ultimi mesi del 1973, hanno coinvolto governi, gruppi industriali e società di tutto il mondo. Durante il 1974 l’economia giapponese crollava a livello di «crescita zero», l’intero sistema industriale risentiva pesantemente di tale situazione. In questo panorama critico, caratterizzato da una caduta generalizzata dei profitti, la Toyota Motor Company, riuscì, eccezionalmente, a contenere la flessione, riprendendo fin dal 1975 a realizzare una crescita dei propri utili. Questa positiva anomalia ha fatto sì che la Toyota assumesse un ruolo di primo piano sulla scena economica internazionale, al quale si accompagnava una crescente curiosità per la sua organizzazione produttiva.» Taichi Ohno, Lo spirito Toyota,Einaudi 1993, È stata la crisi petrolifera ad aprirci gli occhi., § Capitolo primo, A partire dai bisogni n°/p. 3 .
8Taichi Ohno, Lo spirito Toyota,Einaudi 1993, Il sistema nervoso autonomo di un’impresa. , § Capitolo terzo, Ulteriori sviluppi n°/p. 67 .
9Tommaso Demaria, 3 LA REALTA’ STORICA COME SUPERORGANISMO DINAMICO, Costruire Bologna 1975, VI La prassi dinontorganica, § 4 – La prassi aziendale n°/p. 215-216.
10« Nel caso Toyota, questo sistema nervoso autonomo poté crescere contemporaneamente al radicarsi profondo nell’ambito produttivo del just in time e in parallelo con la diffusione delle regole attraverso l’uso del kanban. Quando pensai all’organizzazione industriale e al sistema nervoso del corpo umano, i concetti cominciarono a incontrarsi e sovrapporsi, stimolando la mia immaginazione.» Taichi Ohno,Lo spirito Toyota,Einaudi 1993, Il sistema nervoso autonomo di un’impresa. , § Capitolo terzo, Ulteriori sviluppi n°/p. 68.
11Ovviamente non sono solo loro due. Anche la norma ISO 9004 e 9001:2015 ripete lo stesso concetto ance se in modo più tecnico. Al punto 0.3.1 «Comprendere e gestire processi correlati come un sistema contribuisce all’efficacia e all’efficienza dell’organizzazione nel conseguire i propri risultati attesi. Questo approccio permette all’organizzazione di tenere sotto controllo le interrelazioni e le interdipendenze fra i processi del sistema, in modo che le prestazioni complessive dell’organizzazione stessa possano essere incrementate.
L’approccio per processi implica la definizione sistematica e la gestione dei processi e delle loro interazioni,…»
12Tommaso Demaria, 3 LA REALTA’ STORICA COME SUPERORGANISMO DINAMICO, Costruire Bologna 1975, VI La prassi dinontorganica, § 4 – La prassi aziendale n°/p. 215-216.
13Vedi “ontologia realistico dinamica”, “Metafisica della Realtà Storica”, “ la realtà storica come superorganismo dinamico” del prof. D. Tommaso Demaria, reperibili a questo indirizzo http://www.organismodinamico.it/opere-fondamentali/1-ontologia-realistico-dinamica/